Tagliolini allo speck e Philadelphia al tartufo

Si tratta di una pasta estremamente sfiziosa. La potete cucinare se avete ospiti esigenti oppure per una serata tet-a-tet. La pasta adatta è quella fresca, quindi farete meglio a reperire dei tagliolini freschi o farli per conto vostro. Per quanto riguarda il tartufo lo potrete trovare sugli scaffali della grande distribuzione nel reparto sughi pronti, oppure ordinarlo al vostro fruttivendolo di fiducia. Procuratevi una grattugia per tartufo così da grattarlo in scaglie direttamente sul piatto.


 

Ingredienti:

150 gr. tagliolini freschi

2 Philadelphia Fantasie Tartufo

25 gr. di Speck a striscioline

Tartufo nero estivo (reperibile anche nella grande distribuzione)

Olio EVO

Sale, pepe q.b.


Preparazione:

Lessare i tagliolini in abbondante acqua salata.

ingredienti_tagliolini_speck_tartufoRosolare lo speck tagliato a striscioline, lunghe qualche centimetro, oppure a coriandoli, in una padella saltapasta con un filo d’olio. Aggiungere i Philadelphia Fantasie Tartufo e scioglierli aiutandosi con un mestolo di acqua di cottura.

Scolare i tagliolini e farli saltare insieme al condimento aggiungendo in ultimo qualche filo di erba cipollina tagliato ad aghi.

Servire con una macinata di mix creola a mulinello è una “grattuggiata” di tartufo nero estivo.


Cosa ascoltare: ok, qui lo sforzo è stato davvero minimo. Questo pezzo vi ricorderà senz’altro qualcosa… sapete, quando un motivo vi rimbalza in testa ma non vi viene in mente dove lo avete sentito. Ve lo dico io: questa è la canzone utilizzata proprio per la pubblicità delle fantasie Philadelphia. “Bella scoperta!” direte voi. Va bene, lo ammetto; ho giocato in casa. Ma se il pezzo merita… merita! Jònsi, Go Do


Come la vede il vinaio Angelo

Ca_BrioneQuesto piatto mi incuriosisce molto. Mi piacerebbe rischiare un abbinamento importante, un buonissimo vino bianco della Valtellina. Si chiama Ca’ Brione, prodotto da Nino Negri. Cantina più famosa per altri vini tipici della zona (Sfursat, Inferno, Sassella ed altri). Un rarissimo esempio di buon vino bianco valtellinese, fatto con uve Chardonnay e Sauvignon leggermente appassite, uve di Incrocio Manzoni e aggiunta di Nebbiolo vinificato bianco. Fermentato e invecchiato in rovere un vero capolavoro.

Il Manzoni Bianco o (Incrocio Manzoni 6.0.13) è formato da Riesling Renano e Pinot Bianco, prende il nome dal suo inventore il prof. Luigi Manzoni a partire dal 1924 (alcuni cenni storici li trovate qui).

braide-alteIn sostituzione mi piacerebbe un altro vino, sempre bianco, di tutta un’altra zona. Si chiama Braide Alte, produttore Azienda Agricola Livon. Anche questo prodotto con più vitigni: Chardonnay, Sauvignon, Piccolit e Moscato Giallo. Anche in questo caso la fermentazione e l’invecchiamento avvengono in rovere.

Di colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Al naso si presenta intenso, ampio, con note speziate. In bocca è caldo, avvolgente, di grande struttura, eleganza e complessità; si evolve nel bicchiere al variare della temperatura.

Longevità: 10-15 anni
Temperatura di servizio: 12-13° C

Entrambi questi vini anno un costo circa 25/30 Euro.

Se non volete spendere così, potete trovare nella grande distribuzione un buon Sylvaner, meglio se alsaziano.

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