Risotto Primavera

Sottotitolo: quelli che… “Nella misura in cui, soggettivamente, quant’altro”… e credono che il risotto si possa fare anche in un’altro modo!

Convinto da un amico, mi è capitato di assistere ad una demo di pentole. Chiamando la mia passione “Cuochi & Padelle” non ho potuto, ovviamente, declinare l’invito.

Tralascio le considerazioni sul personaggio in questione (il sottotitolo parla sufficientemente chiaro), e mi limito a darvi un breve cenno sul prodotto pari, secondo me, ai vari frullatori che vengono venduti con analoghe strutture piramidali. Chi è incappato in queste dimostrazioni sa di cosa sto parlando.

Succede che il giorno seguente la moglie decide di gustare un risotto “vero”, forse per toglierci dalla bocca il sapore di quello fasullo, fattoci assaggiare la sera precedente.

Tant’é che ve lo riporto molto volentieri, semplice, veloce e gustoso.


Ingredienti (per due persone)

150 gr. Di riso Carnaroli
100 gr. di piselli (freschi o surgelati)
100 gr. di gamberetti
Carota e scalogno (o cipolla)
Olio EVO, sale, pepe q.b.
Prezzemolo tritato q.b.
Zafferano, pepe di Sichuan
Vino bianco
Brodo vegetale


Preparazione

Fare imbiondire un poco di scalogno, o cipolla, e carota in poco olio. Tostare il riso e sfumare con vino bianco; quando è evaporata la parte alcolica cominciare la cottura del riso con brodo vegetale. Senza coprire ma senza fare asciugare.

Dopo circa cinque minuti aggiungere i piselli e proseguire la cottura a fuoco dolce, senza fare asciugare mai.
Sciogliere una punta di zafferano in poco brodo caldo e aggiungerlo al riso.

Trascorsi  altri dieci minuti aggiungere i gamberetti e portare a cottura. Spegnere la fiamma e spolverare leggermente con la metà del prezzemolo e del pepe di Sichuan a mulinello. Mescolare delicatamente e lasciare riposare mezzo minuto.

Servire nei piatti e completare la guarnizione con il restante prezzemolo e un’altra leggera spolverata di pepe a mulinello.

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Cosa ascoltare

Non potrebbe esistere canzone più adatta, sembra scritta appositamente: Enzo Jannacci – Quelli che

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