Orzo d’autunno

Una preparazione dai sapori decisamente autunnali; l’orzo perlato, il formaggio Castelmagno, le pere e le noci. Sapori decisi e contemporaneamente delicati che ben si adeguano alla mezza stagione. Scoprirete il piacere di gustare questo primo a “tutto tondo”.


Ingredienti (per quattro persone)

250 gr. di Orzo rapido
12 noci
200 gr. di formaggio Castelmagno
2 pere Abate
1 scalogno medio
Olio EVO
Sale Rosso delle Hawaii
Pepe di Sichuan
Erba Cipollina

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Preparazione

Sciacquare abbondantemente l’orzo in acqua corrente. Cuocere in acqua salata per i minuti indicati, a seconda della varietà; indicativamente dieci.

Lavare e sbucciare le pere, tagliarle a cubetti e conservarne due/tre fettine sottili a persona per guarnire i piatti. Per non far diventare nere le pere che terrete da parte per la guarnizione, immergetele in una boule colma d’acqua fresca sino a quando non verrà il momento di utilizzarle.

Soffriggere lo scalogno tritato finemente in poco olio EVO. Aggiungere metà della polpa delle pere e lasciare cuocere per qualche minuto. Salare a piacere.

Nel frattempo rompere le noci e spezzettare grossolanamente il mallo con le mani. Aggiungelo quasi tutto al soffritto con le pere, conservatene una piccola quantità per guarnizione dei piatti.

Dopo cinque minuti, aggiungere al soffritto la parte restante della polpa delle pere. La fase di cottura a due tempi farà sì che la parte aggiunta da subito si sia completamente spappolata, formando così una specie di crema, la seconda parte aggiunta in un secondo tempo resterà più consistente lasciandosi sentire in bocca al momento della degustazione.

Pulire il Castelmagno dalla scorza (che non è edibile) e tagliarlo a cubetti.

img_1270Quando l’orzo è cotto scolarlo, tenendo da parte un poco di acqua di cottura, e aggiungerlo al soffritto, pere e noci. Lasciare che il tutto si amalgami per bene, aggiungere il Castelmagno mescolando dolcemente e spegnere la fiamma.

Fate attenzione ad ottenere la giusta cremosità regolando, eventualmente, con acqua di cottura.

Tritare a barilotto alcuni fili di erba cipollina. Porre l’orzo nei piatti decorando con l’erba cipollina, le noci e le fettine di pera tenute da parte. Spolverate con un poco di pepe a mulinello e servite caldo.

Qualche fiocco di Castelmagno posto in cima al piatto completerà sicuramente la “mise en place”.

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Cosa bere

Un buon accompagnamento potrebbe essere un Traminer aromatico. Un buon esempio è senz’altro l’Enopere di Aldeno. Un vino dall’intensa espressività aromatica che ben si accompagna al gusto di questo piatto, senza sovrastare e nel contempo conferendo il giusto apporto sia olfattivo che gustativo.


Cosa ascoltare

Non è stata una scelta facile, ma alla fine ci sono arrivato. Un brano di Sting che inneggia all’amore, dai toni delicati ma al contempo decisi e “dulcis in fundo” ispirato dall’ingrediente principale di questo piatto: l’orzo.

Sting – Fields of Gold

“Sting compose il brano alla chitarra. Per la stesura del brano, il cantante fu ispirato dai colori al tramonto di un campo d’orzo situato nei pressi di una casa che aveva appena acquistato, oltre che dalla storia d’amore che stava vivendo all’epoca.

Il testo parla di due persone innamorate che si lasciano andare ai ricordi e rivivono la storia della propria vita, da quando iniziarono a frequentarsi sino ai tempi presenti. In particolare, il ricordo va ad un giorno ventoso d’estate che i due in gioventù trascorsero nel bel mezzo di un campo d’orzo: in quei giorni, persino il cielo era “geloso” del loro amore.

Fields of Gold è uno dei brani preferiti dalla moglie di Sting, Trudie Styler”. (fonte Wikipedia, https://it.wikipedia.org/wiki/Fields_of_Gold_(singolo_Sting))

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