La trota della “sora Lella”

Un giorno, a cena da un’amica, ho potuto gustare la trota salmonata. Tutti la chiamiamo Lella (l’amica, non la trota) che è poi il diminuitivo di un nome celebre dal cognome ancora più celebre (che non cito in questa sede per ovvie ragioni).

Per farla breve, ho visto sugli scaffali del supermercato ove vado abitualmente un vassoio di questo pesce, già sfilettato e pulito. Mi era piaciuto molto mangiandolo dall’amica e, detto fatto, l’ho acquistato. Ecco come è andata a finire.

Ingredienti (per due persone)

2 filetti di trota salmonata
1 limone
aglio, olio EVO, prezzemolo, sale Rosso delle Hawaii, pepe Mix Creola, spezie varie q.b.

Preparazione

In una padella antiaderente capace a contenere i filetti stendete un filo di olio EVO. Tagliate a fettine sottili uno spicchio di aglio scamiciato.

Lavate i filetti in acqua corrente e adagiateli nella padella dalla parte della pelle.

Spremete un limone sui filetti utilizzando un colino per evitare che i nocciolini del limone cadano sul pesce. Cospargete di spezie, tipicamente erbe aromatiche di provenza tritate finemente; possono andare benissimo anche gli insaporitori che si trovano in commercio già pronti, a patto che non si tratti di preparati a base di sale o glutammato.

Tritate finemente a coltello del prezzemolo e spolverate abbondantemente il tutto. Salate e pepate a vostra discrezione.

Ponete sul fuoco a fiamma moderatamente allegra e coprite. Periodicamente scoprite per controllare che il tutto vada bene e scuotete leggermente la padella per evitare che la pelle dei filetti si attacchi alla padella stessa.

Trascorsi venti salutari minuti togliete il coperchio e, aiutandovi con una spatola da cucina, servite nei piatti. Potete cospargere i filetti con il sughetto rimasto in padella oppure, se volete un piatto molto leggero, evitarlo. Il sapore dipenderà molto dalla quantità e dalla qualità delle erbe aromatiche utilizzate quindi… fatene buon uso.